A me piace viaggiare da sola perché è un momento che dedico a me stessa. Viaggiare da soli è un modo per conoscersi e per trovare ispirazione. E’ una delle cose che più mi piace fare perché mi permette di ascoltarmi, conoscermi e avere il giusto spazio perché l’ispirazione possa emergere.
Un momento dove posso ascoltarmi e fare esattamente quello che ho voglia di fare istante dopo istante. Per me viaggiare da sola è prendermi cura di me stessa. Rispettarmi in ogni piccola cosa, perché ho la possibilità di ascoltarmi e di non dover fare compromessi con nessuno per nessuna cosa. Mi fa sentire libera e connessa con me stessa.
Il viaggiar da sola inoltre è accompagnato dal silenzio. Il silenzio è l’ambiente giusto dove poter ascoltare le mie emozioni e i miei pensieri.
Ancor meglio è quando riesco ad abbandonare i pensieri e immergermi ad osservare l’esterno, quello che c’è intorno a me. Che sia una città con i suoi palazzi, i suoi abitanti, le sue contraddizioni le sue bellezze e bruttezze, o che sia un piccolo borgo, o un ambiante naturale.
Lasciare
E’ come nuotare in un silenzio contemplativo in cui nessuno può disturbarti.
E’ soprattutto un vero godimento. Viaggiando da sola posso conoscermi e trovare ispirazione.
Imparo, scopro e la cosa più meravigliosa di tutto ciò è che proprio in quei momenti spesse volte ho avuto delle intuizioni su me stessa e la mia vita.
Spesse volte nei miei viaggi da sola, cammino. Cammino molto. Visito tutto a piedi e le immagini mi scorrono davanti come in un film in slow motion.
Anche in teatro c’è un esercizio che si chiama proprio slow motion. Attraverso quell’esercizio l’attore recita la sua parte, ad esempio un monologo, lentissimamente. Parla lentissimamente e si muove lentissimamente. In questo modo delle immagini arrivano alla mente e delle emozioni raggiungono il cuore. E’ così che un attore scopre la parte più intima del personaggio. Così facendo può dar vita a qualcosa di vero, per nulla superficiale e anzi crea la profondità del personaggio.
Anche in ognuno di noi ci sono emozioni, visioni, idee che nella vita quotidiana non hanno lo spazio di emergere e noi non abbiamo il tempo di ascoltarle.
Alle volte i nostri ritmi ci portano a vivere noi stessi in modo superficiale. Ma nessuno di noi è superficiale e conoscerci, è l’unica strada per poter creare una vita piena e rispettosa di noi stessi e di ciò che di prezioso siamo.
Viaggiare da soli è come fare l’esercizio teatrale dello “slow motion”.
Permettiamoci di dar vita a una versione di noi più interessante, ascoltandoci, prendendoci cura di noi…viaggiando da soli.
Alle volte siamo sempre alla ricerca della persona giusta per fare qualsiasi cosa.
Certo è bello condividere e non sto dicendo di non farlo. Sto dicendo di provare a condividere qualche volta anche solo con voi stessi.
Viaggiare da sola è stato importante soprattutto nei momenti di cambiamento della mia vita. Nella mia esperienza personale viaggiare da soli è un modo per conoscersi e per trovare ispirazione.
Viaggiare da soli è un supporto al cambiamento perché ti permette di trovare una profonda connessione con te stesso e quindi di trovare quell’ispirazione giusta che serve quando hai intenzione di cambiare vita.
E se ho viaggiato io da sola…senza la dote del senso di orientamento…può farlo chiunque.
Si può iniziare un viaggio anche partendo da un seminario, io l’ho fatto più volte. Se vuoi scoprire i nostri prossimi seminari puoi visitare la nostra pagina workshop
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